Intervista al presidente

L’agricoltura e' una risorsa vitale per il territorio del
PIT Monviso

La Cia di Cuneo è impegnata a difenderla.

Parla il presidente della Cia zonale di Saluzzo, Bruno Payrone

Bruno Payrone Bruno Payrone, agricoltore di Paesana, è il presidente zonale della Cia - area saluzzese. Un territorio con forti tradizioni agrarie e, tra le zone della Granda, una delle più innovative nel settore.

“Da sempre la zona dell’alto saluzzese - riferisce Payrone - rappresenta per la nostra associazione un bacino importante dal punto di vista dei soci, delle cui problematiche la Cia si è fatta carico, rispondendo puntualmente alle segnalazioni e sollecitazioni utili a delineare lo scenario della nostra azione organizzativa e tecnica. La Cia zonale ha dovuto adattare i suoi interventi e la sua presenza a seguito dei profondi cambiamenti che l’agricoltura del territorio ha subito negli ultimi trent’anni.

 

Accanto alle colture tradizionali della parte montana delle Vallate (Po e Varaita), quella delle castagne, rinomate fino a pochi anni fa ed ora anch’esse vittime di agenti patogeni come il cinipide e di vecchie e nuove malattie crittogamiche, e delle patate, resiste una zootecnia, bovina ed ovina, in simbiosi con l’ambiente che, seppur notevolmente ridimensionata rispetto anche ad un recente passato, contempla ancor oggi la migrazione stagionale delle mandrie dalle cascine di pianura all’alpe. Ma è la parte bassa delle sucitate Valli, il territorio che circonda Saluzzo e va fino a Savigliano ed a Moretta, quella nella quale si sono sviluppate le colture frutticole che hanno trovato l’habitat ideale, in virtù dei terreni sciolti unitamente ad un clima con un’atmosfera luminosa e asciutta, elementi favorevoli all’ottima maturazione e colorazione dei frutti: le pesche, le albicocche, le mele, i kiwi, le susine ramassin”.

Coltivazioni che vengono effettuate da agricoltori altamente professionali in impianti specializzati e commercializzate in Italia e nel mondo. Un settore quello frutticolo, autentico fiore all’occhiello dell’agricoltura provinciale, che sta attraversando momenti di difficoltà in particolare per i noti problemi fitosanitari ( diffusione della batteriosi negli impianti di kiwi). “Di queste produzioni e delle esigenze delle loro aziende – continua Payrone – si è fatta carico la Cia istituendo appositi servizi di assistenza tecnica. Nella nostra zona la produzione del kiwi rappresenta la parte più consistente della produzione totale cuneese ed una delle più importanti di tutto il nostro Paese. Per questo la nostra organizzazione è seriamente impegnata nell’assistenza dei produttori, nei rapporti con le istituzioni nazionali, regionali e provinciali. La zona saluzzese-saviglianese è territorio di primati per quanto riguarda produzioni di qualità e sono fiducioso che, nonostante le difficoltà con cui si confronta oggi il comparto, abbiamo molte esperienze e capacità per uscirne fuori e bene”.
“La strada da percorrere per sostenere il comparto- conclude Payrone - è quella della produzione e della valorizzazione dei prodotti tipici anche in considerazione del fatto che il consumatore richiede prodotti genuini e caratteristici delle zone. Per la Cia puntare sulla qualità significa essere competitivi sul mercato, offrendo un prodotto che rispecchi i desideri e le aspettative del consumatore.
Non mi stancherò mai di ricordare a tutti che gli agricoltori sono da considerare uno, ma il più importante, dei custodi delle ricchezze ambientali e culturali del territorio e, quindi, la figura più idonea a trasmettere i sani valori della qualità, genuinità e salubrità delle produzioni ed a stimolare, di conseguenza, un approccio più attivo ed attento al mondo rurale, all’ambiente ed all’origine dei prodotti. Anche per questo abbiamo aderito molto volentieri al progetto del PIT Monviso consci che la sua realizzazione fornirà un contributo prezioso al “riconoscimento” dei prodotti tipici che costituiscono la peculiarità culturale del nostro territorio”.